sabato 19 novembre 2016

Insalata di cavolo rosso, finocchi e ricotta sarda

insalata di cavolo rosso, finocchi e ricotta sarda

Le insalate, un mondo intero da scoprire.
Ho imparato ad aprire il mio pasto con delle verdure crude, una croccante insalata freschissima o delle carote in pinzimonio, perche' mi da molta soddisfazione e mi da' l'idea di "aperitivo".

Da quando la mia formidabile amica H. mi ha regalato un olio extravergine di oliva siciliano artigianale, e' ancora piu' piacevole distinguere tutti i sapori e il retrogusto di un vero condimento, cosa rara da trovare qui in Germania.

Qualcosa che invece si trova abbondantemente da queste parti sono ortaggi che da noi non hanno molto successo, come i cavoli di ogni colore, le radici, le rape, le pastinache, e altre indecifrabili verdure di cui non conosco il nome.

Ho deciso di iniziare a cucinare il cavolo rosso, e in attesa di qualche ricetta decente, l'ho assaggiato in insalata.
Essendo piuttosto coriaceo, e' necessario tagliarlo molto sottile e condirlo in anticipo, in modo che si ammorbidisca quel tanto da renderlo piacevole.

Come primo approccio e' stato positivo, in attesa di alternative piu' gustose :-)
La ricetta di questa insalata:

Una decina di foglie di cavolo rosso
2 finocchi
1 fettina di ricotta sarda stagionata o feta greca
1 manciata di noci grossolanamente tritate
2 cucchiai di olio EVO
1 cucchiaio di succo di limone o aceto di mele
sale a piacere

Lavare accuratamente e affettare  molto sottili i finocchi e il cavolo, poi salarli e condirli con olio e limone, lasciandoli marinare per una mezz'ora.

Appena prima di servire aggiungere la ricotta tagliata a cubetti e le noci, aggiungere ancora un po' di olio.

Non sara' una ricetta elaborata ma e' comunque una buona base da arricchire con altre verdure, semi, frutta secca e tutto cio' che la fantasia suggerisce.

Buon appetito!  

insalata di cavolo rosso, finocchi e ricotta sarda


mercoledì 16 novembre 2016

Tortino al cioccolato senza glutine (di Marco Bianchi)


















Una gran parte dei dolci che preparo sono ricette di Marco Bianchi, lo confesso.

Sono buonissime, quasi sempre vegan e sicuramente piu' digeribili rispetto alle alternative classiche, anche se non propriamente light.
Ma i dolci devono essere gratificanti, altrimenti non sarebbero tali :-)

I miei preferiti sono il crumble di mele e il tiramisu', oltre a questi tortini cioccolatosi.

Gli ingredienti sono:

200 grammi di cioccolato fondente 70%

30 grammi di cacao amaro

60 grammi di zucchero di canna

30 grammi di olio

60 grammi di farina di grano saraceno

20 grammi di farina di mais

2 cucchiaini di lievito

300 ml di latte di mandorle

Procedimento facile:sciogliere il cioccolato a bagnomaria insieme al latte, poi aggiungere tutti gli altri ingredienti precedentemente miscelati.

La ricetta era pensata per ottenere quei tortini dal cuore morbido di cioccolato, io ho cotto l'impasto in una pirofila rettangolare e ho prolungato la cottura per pochi minuti, un quarto d'ora-venti minuti a 180 gradi.

La consistenza e' quella di un brownie intensissimo e goloso, davvero da provare.

Il ciuffo di panna in foto era una panna spray di riso che avevo trovato al supermercato, ma non mi e' piaciuta molto.

Volendo si potrebbe glassarlo o decorarlo con altro cioccolato fuso e croccante di mandorle, pistacchi o nocciole, o abbinarci una salsina di frutti di bosco.
Le combinazioni sono infinite!

martedì 15 novembre 2016

Stufato di fagioli borlotti con la polenta

stufato di fagioli borlotti con la polenta

















Freddo, ghiaccio, vento, pioggia.

Le quattro colonne portanti dell'inverno amburghese, e non c'e' riscaldamento globale che tenga, loro sono una sicurezza.
Mi ci sono abituata ormai, ci vedo persino qualcosa di poetico in questa perenne inquietudine del cielo, che pare non aver pace e non prendere mai una decisione.

Alla fine pero' spunta sempre quel tanto di azzurro che ti permette di sorridere, ed e' proprio questo che amo di questo angolo di mondo: non e' mai come te lo saresti aspettato.

Qui e' il periodo del grünkohl, il cavolo riccio.

Lo vendono al mercato, lo propongono nei ristoranti e nelle osterie, lo pubblicizzano nei supermercati.
Viene preparato con dosi abbondanti di speck e salsicce varie, abbinato a spätzle o pure' di patate, non proprio l'emblema della leggerezza, insomma.

Prima o poi cerchero' di cucinarlo anche io, appena capisco come si cuoce...

Per il momento mi muovo su un terreno conosciuto per quanto riguarda le pietanze invernali: la polenta.

Mia mamma la preparava di rado, la sua sicilianita' la spingeva verso altri piatti, ma di solito la condiva con un sugo di funghi, altre volte con del gorgonzola o altri formaggi.

Io amo abbinarla ai legumi, come in questo caso:

180 grammi di polenta istantanea

100 grammi di fagioli borlotti (peso a secco) lessati

4 o cinque cucchiai di passata di pomodoro

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

1 piccola cipolla

1 carota

1 foglia di alloro

1 pizzico di paprika affumicata o del tofu affumicato

sale, pepe, olio EVO

Per prima cosa tritare la cipolla e la carota, soffriggerle in poco olio extravergine.
Aggiungere la passata di pomodoro, la paprika o il tofu, il concentrato di pomodoro e dopo qualche minuto anche i fagioli.
Se necessario allungare il tutto con un po' di brodo vegetale, aggiungere l'alloro e far cuocere una ventina di minuti.
Aggiustare di sale e pepe.

Per la preparazione della polenta, basta far bollire dell'acqua leggermente salata (il triplo rispetto alla quantita' della polenta).
Versare delicatamente la farina nell'acqua facendo attenzione a non creare grumi, poi lasciar cuocere un paio di minuti.

A questo punto trasferire la polenta in una terrina o un piatto e condirla col sughetto di fagioli, possibilmente facendola riposare qualche minuto  prima di servirla, in modo che si insaporisca per bene.
Buon appetito!

lunedì 14 novembre 2016

Stufato di Seitan alla paprika




Poco tempo fa il mio vicino di casa mi ha regalato due bustine di paprika dolce  ungherese, e io non vedevo l'ora di usarla in qualche modo.

Molto di rado preparo il seitan, non amo  la sua consistenza, ma ultimamente sono riuscita a trovarne uno che mi piace piu' degli altri, e ho deciso di provare a farne una sorta di stufato, per renderlo piu' gradevole.

Gli ingredienti sono questi:

200 grammi di seitan tagliato a cubotti

1 peperone rosso

2 carote

1 cipolla rossa

1 spicchio di aglio

2 o 3 cucchiai di concentrato di pomodoro

2  cucchiai di panna di riso

una grossa presa di paprika dolce

brodo vegetale quanto basta

Per prima cosa tagliare i peperoni , le carote  e la cipolla a pezzi grossolani.

In un tegame basso far soffriggere aglio, cipolla e paprika a fuoco vivace in un paio di cucchiai di olio, finche' non saranno dorati.

A questo punto aggiungere i cubotti di seitan e farli rosolare per bene.

Quando il seitan sara' ben colorato, aggiungere il peperone le carote, il concentrato di pomodoro e un paio di mestoli di brodo per stemperare il tutto.

Coprire e cuocere a fuoco lento per una quarantina di minuti, in modo che le verdure stracuociano e formino un intingolo cremoso.

Solo alla fine aggiungere la panna di riso, aggiustare di sale e di pepe, terminare la cottura per qualche minuto.

Servire caldo accompagnato con del riso oppure delle fette di pane tostato.



Buon appetito!

domenica 13 novembre 2016

Zucca alle erbe aromatiche

zucca al forno


















La  zucca e' l'ortaggio del cuore, soprattutto in questa stagione e a queste latitudini.

Anche quando abitavo ancora in Italia ne mangiavo tantissima.
Molto spesso in questo periodo ricevevamo in regalo dal nostro vicino di casa un cesto pieno di zucche di ogni dimensione provenienti dal suo orto.

Solitamente il Signor R. lo metteva davanti al portone, citofonava e poi ritornava al suo lavoro.
Io mi precipitavo sul balcone e cercavo almeno di ringraziarlo da li', e il suo sorriso senza parole si accompagnava a un'espressione che diceva tutto sulla sua gentilezza di uomo di valore.

Mia mamma poi preparava il risotto o la zucca grigliata e poi marinata, tutte cose buonissime ma semplici, come era lei.
Questi sono i momenti che ricordo con maggior serenita' della mia vita "precedente", della quale ancora stento a credere che non esista piu' nulla.

Ritorniamo al presente
Ho imparato a non farmela mai mancare, la zucca, cucinata nei modi piu' disparati: in una minestra vellutata e caldissima, come contorno al forno, spadellata con altre verdure, perfino per colorare e aromatizzare pane e dolci.

Questa e' una ricetta semplicissima ma dal gusto fantastico, oltre ad avere il vantaggio di cuocersi da sola in forno e nel frattempo profumare tutta la casa di buono.
Gli ingredienti sono pochi:

1 piccola zucca, io ho usato la Hokkaido
Olio evo a piacere
Rosmarino
Salvia
Origano
1/2 spicchio di aglio
1 cucchiaino di semi di cumino
Pepe a piacere
Sale

Per prima cosa tagliare la zucca (compresa la buccia) a fettine non troppo sottili, da disporre su una placca rivestita di carta forno, evitando che si sovrappongano.

Tritare  per bene tutte le erbe aromatiche e l'aglio, poi distribuirle sulla zucca, aggiustando di sale e pepe.

A questo punto condire la zucca con dell'olio extravergine e infornare a 200 gradi per una ventina di minuti o piu', finche' la polpa della zucca non sara' tenera e i bordi belli dorati.

Se necessario aggiungere un giro di olio appena prima di servire.

In genere io la adoro come contorno, ma spesso la uso per farcire dei panini insieme all'Hummus oppure a un formaggio cremoso leggermente acidulo.

E' buona sia fredda che calda.

Buon appetito!

martedì 15 marzo 2016

Gnocchetti sardi con melanzane e ricotta affumicata

Gnocchetti sardi con melanzane e ricotta affumicata

Adoro la Sardegna: non ci sono mai stata.

Me l'ha portata in Germania l'accoglienza del Centro Sardo di Amburgo, che ho conosciuto per puro e semplice caso una sera di piu' o meno un anno fa.

Da allora, ogni volta che ci vado, sono risate a crepapelle, ottimi incontri, iniziative interessanti.
Se l'obiettivo di un'associazione culturale e' quello di divulgare le bellezze, le tradizioni, le abitudini di un luogo, il Centro Sardo lo fa davvero bene, tanto che ormai e' diventato uno dei miei luoghi del cuore" :-)

Ma veniamo alla ricetta.
Si tratta di un piatto di pasta tipicamente sarda, i malloreddus, che io avevo mangiato solo un paio di volte nella mia vita, preparati dalla mia sicilianissima mamma.

Credo li abbia conditi con un sugo alla norma, una spolverata di ricotta salata sopra, e le melanzane fritte a fette, non a tocchetti, servite sopra il piatto di pasta.

Io questa volta avevo della prelibata ricotta sarda, leggermente affumicata e freschissima, e ho pensato di condirci la pasta alla mia maniera.

Gli ingredienti sono questi:

180 grammi di malloreddus (i miei erano  "Alle cascine")

1 piccola  melanzana 

1 spicchio di aglio

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

1 punta di cucchiaino di curcuma (o zafferano)

sale, pepe

1 tazzina di ricotta sarda (la mia era "Alle cascine")

Per prima cosa tagliare la melanzana lavata e spuntata a cubetti piccoli, e farla rosolare insieme a uno spicchio di aglio  in un bel cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Appena le melanzane saranno ben colorite, aggiustare di sale, pepe e aggiungere la curcuma o lo zafferano
Portarle a cottura, se necessario aggiungere del brodo vegetale per stemperare bene le spezie.

Cuocere i malloreddus al dente in acqua non troppo salata, e appena prima di scolarli stemperare la ricotta in poca acqua di cottura della pasta.

Saltare la pasta nel condimento di melanzane, aggiungere la ricotta e portare a tavola ben caldo.

gnocchetti sardi con melanzane e ricotta affumicata


Buon appetito!

martedì 1 marzo 2016

Minestrina di piselli dell'ultimo minuto

minestrina di piselli dell'ultimo minuto























Zuppe, minestre, vellutate: quante bonta' sane e piene di gusto si possono sperimentare.

In autunno e in inverno il mio ortaggio preferito e' la zucca, anche perche' nella citta' in cui vivo se ne producono e vendono in grande quantita'.

Questa volta avevo in casa davvero pochissime verdure, cosa che accade molto di rado, e cosi' mi sono inventata questa minestrina di piselli piuttosto banale, ma buona lo stesso.

Gli ingredienti sono pochi:

250 grammi di piselli surgelati o in scatola

2 patate piccole

1 scalogno

un pizzico di timo secco

Brodo vegetale

due cucchiai di olio extravergine di oliva

2 cucchiai di panna di riso o di soia

Affettare finemente lo scalogno e farlo soffriggere a fuoco dolce con un cucchiaio di olio.

Sbucciare  le patate e tagliarle a cubetti, poi aggiungerle al soffrittino, in modo che si insaporiscano.

A questo punto aggiungere i piselli e coprire il tutto con il brodo.

Lasciar cuocere una mezz'ora, finche' tutti gli ortaggi non saranno teneri.

A questo punto passare tutto al passaverdura, aggiustare di sale e aggiungere un po' di timo per profumare un po' la zuppa.

Prima di servire, riscaldare bene la minestra, aggiungere la panna a fuoco spento, un cucchiaio di olio a crudo e servire con dei crostini di pane di segale ben tostati.

Buon appetito!

lunedì 29 febbraio 2016

Crema di mandorle



Crema di mandorle o  burro di mandorle: chiamiamolo come vogliamo, il risultato e' comunque una goduria totale da spalmare sul pane o dove ci pare e piace :-)

Vagavo da giorni in cerca di una crema a base di sola frutta secca  senza zuccheri o strani oli aggiunti, quando a un tratto ho realizzato che potevo prepararmela a casa senza troppe complicazioni.

E' sufficiente un frullatore o un robot da cucina, un po' di pazienza e la promessa di non mangiarsi tutto ancora in corso d'opera.

La ricetta e' questa:

200 grammi di mandorle pelate

1 punta di olio di mais per agevolare la cremosita', ma se si ha pazienza di frullare a lungo facendo delle pause si puo' evitare qualsiasi aggiunta.

Si tratta di frullare le mandorle finche' non saranno ridotte in farina, pian piano rilasceranno il loro olio e diventeranno la cremina golosa e piena di benessere che puo' essere utilizzata in cento modi: nella preparazione dei dolci, per rendere cremosi  i condimenti per la pasta, nello yogurt, sul pane, sulle fette biscottate, per farcire biscotti e crostate....

Io l'ho conservato in frigorifero per paura che irrancidisse, ma non so se e' meglio lasciarlo a temperatura ambiente...in ogni caso non durera' molto in dispensa, per cui il problema e' relativo.

Ora che sono entrata anche io nel mondo degli autoproduttori di creme spalmabili mi sento autorizzata a provare nuove combinazioni :-)

domenica 28 febbraio 2016

Plumcake ai frutti di bosco

Plumcake ai frutti di bosco
Si possono preparare dei dolci saporiti e profumati anche utilizzando esclusivamente ingredienti semplici e non troppo carichi di grassi: questa torta e' l'esempio per eccellenza.

Cucinarla e' velocissimo, si mantiene bella umida e profumata per giorni ed assicura un bel numero di colazioni, merende e spuntini serali, accompagnata a una tazza di the , caffe', succo di frutta, latte caldo o qualunque cosa ci possa coccolare in questo momento dell'anno.

A me piace moltissimo anche il profumino che si diffonde in tutta la cucina durante la cottura, tanto che penso che questo dolce sara' il mio preferito per molto e molto tempo, almeno finche' le temperature non diventeranno piu' tiepide in questo angolo di mondo.

C'e' da aspettare ancora molto, quindi mi metto comoda e penso a tutte le varianti di questa ricettina semplice, che proviene dal libro "Io mi voglio bene" di Marco Bianchi.

Gli ingredienti sono:

240 grammi di farina di farro
80 grammi di zucchero di canna grezzo
200/230  ml di latte di mandorla o altro latte vegetale
60 ml di olio di mais
1 bustina di lievito per dolci
200 grammi di frutti di bosco misti ( io li ho presi surgelati)

Innanzitutto setacciare la farina e il lievito, poi aggiungere lo zucchero in modo che siano ben miscelati.
A questo punto aggiungere l'olio e il latte a poco a poco, mescolando bene finche' non si sara' formato un impasto cremoso e denso.

Se serve ancora un pochino di latte e' bene aggiungerlo, dipende molto dalla farina che si usa.

A questo composto aggiungere i frutti di bosco, poi infornare e cuocere la torta a 180 gradi per circa quarantacinque minuti, finche' sara' dorata in superficie.

Io metto sempre un pentolino di acqua sul fondo del forno, mi aiuta a far mantenere una giusta umidita' durante la cottura ed evitare che il dolce si secchi.

Quando il plumcake sara' freddo, conservarlo coperto con un canovaccio pulito: ho notato che si mantiene meglio di quando lo avvolgo in pellicola o carta stagnola.

Buona merenda ! 

sabato 27 febbraio 2016

Ravioli di farro con patate e basilico



La pasta fresca mi ha sempre dato grosse soddisfazioni.

Ho anche fatto un corso quando ero ancora in Italia, con tanto di attestato e dispensa che conservo ancora con tanta cura.

Poi il mio modo di cucinare e' cambiato e ho dovuto cercare modi diversi per preparare i miei piatti preferiti, cercando di evitare le uova e le farine troppo raffinate.

Sono ancora alla ricerca della ricetta perfetta, ma i risultati intermedi non sono da buttare.

Questi ravioli li ho fatti in mezz'ora, perfetti per una cena o un pranzo un po' particolari ma veloci.

Le dosi sono per due porzioni.

Gli ingredienti per il ripieno sono:

2 patate cotte al vapore

5-6 foglie di basilico

sale e pepe

Per la sfoglia invece:

100 grammi di farina di farro integrale

circa 50 ml di acqua

Impastare prima la pasta e farla riposare mezz'ora avvolta nella pellicola trasparente.

Nel frattempo schiacciare bene le patate fino a ridurle in poltiglia e aggiungere le foglie di basilico tritate, aggiustando di sale e pepe.

Ho cotto le patate al vapore in modo da ottenere un ripieno un po' piu' asciutto, per evitare che la pasta cedesse alla farcitura e si rompesse in cottura.

A questo punto ho steso la pasta abbastanza sottile, ho messo un cucchiaino di ripieno per ogni raviolo e ho richiuso, tagliando con una formina per pasta ripiena.

A me piacciono un po' piu' grandi, ci trovo maggior soddisfazione, soprattutto se devo farli asciutti.

Per la cottura sono stati sufficienti pochi minuti, non piu' di tre, e li ho conditi con panna di riso, olio evo, pepe e scorza di limone, che con la freschezza del basilico ci stava bene.

Per chi lo mangia si puo' aggiungere del grana grattugiato, oppure una granella di mandorle leggermente tostata.



Buon appetito!

giovedì 25 febbraio 2016

Tortino ciocco-banana


tortino ciocco-banana

Credo si sia capito che amo i dolci.
Devo sempre avere qualcosa di fatto in casa, che siano biscotti, crostate o muffin.

Ultimamente ho preso anche a sperimentare varie mug cakes cotte al microonde, ma non mi azzardo a postare ancora nulla, perche' non ho ancora trovato il giusto equilibrio nella cottura: mi vengono troppo cremose o troppo spugnose.

Questi tortini li ho copiati come sempre a Marco Bianchi, ormai il mio maestro di cucina.
Non so come faccia quel ragazzo a inventarsi delle combinazioni cosi' semplici ma allo stesso tempo buone, ma davvero!

La ricetta e' contenuta nel libro " 50 minuti due volte alla settimana", io l'ho modificata in base agli ingredienti che avevo:

200 ml di latte di riso

100 grammi di farina 0

125 grammi di farina integrale

20 grammi di fecola di patate

40 grammi di zucchero di canna

40 ml di olio di mais

100 grammi di cioccolato fondente 70% tritato

1 banana

6 grammi di lievito per dolci

Per prima cosa ho messo insieme gli ingredienti secchi, poi ho aggiunto l'olio e il latte di riso, fino a ottenere un composto liscio e denso.

Per ultimi ho aggiunto il cioccolato e la banana schiacciata.

Ho suddiviso l'impasto in 8 stampini per ciambella e li ho infornati a 180 gradi per un quarto d'ora circa.

Nel forno ho messo un recipiente con dell'acqua per mantenere l'umidita', lo faccio sempre quando devo cuocere un dolce soffice, soprattutto quando utilizzo la farina integrale.

Ho accompagnato questi tortini con un ciuffo di panna di  riso (si, di riso, l'ho trovata in un negozio di prodotti naturali: sono sicura di averla vista anche in Italia) e una spolverata di cannella.

Devo dire che la panna di riso non mi ha entusiasmata particolarmente, credo che un cucchiaio di yogurt di soia avrebbe fatto un effetto migliore, almeno per i miei gusti.



In ogni caso: buona merenda!